Riconoscimenti
- il 3 novembre 1923l'Illustre Consiglio Cantonale deliberò all'unanimità di assegnare a don Carlo Crespi la "Medaglia d'Oro" per la composizione e l'interpretazione della Marcia Militare intitolata "Tomebamba".
- Nel 1935il Governo italiano gli conferì la "Medaglia d'Oro" ed il titolo di Commendatore
- il 20 marzo 1956don Carlo Crespi fu insignito dal Ministro della Pubblica Istruzione della "Medaglia di Prima Classe al Merito Educativo".
- il 3 novembre 1956, il sindaco della città lo dichiarò "Figlio illustre di Cuenca".
- il 3 novembre 1956"Medaglia d'Oro al Merito" imposta dal Presidente della Repubblica dell'Ecuador, che volle personalmente porre sul suo petto questa decorazione con i più alti encomi. don Crespi lo ringraziò e poi gli disse: "Eccellenza, don Crespi non cerca medaglie, ma pane, riso, zucchero per i suoi poveri figli".
- il 7 novembre 1956la Curia arcivescovile di Cuenca lo nominò “Canone della Chiesa della Cattedrale Metropolitana”. don esclamò sorridendo: "Che direbbero i miei ragazzi se mi vedessero con la tonaca e le cinture rosse?" Non ha mai ricoperto la carica corrispondente a questa nomina.
- il 7 marzo 1965il Governo Militare gli conferì la Medaglia d'Oro al Merito Educativo di Prima Classe. Rivolgendosi al ministro dell'Istruzione, davanti a un folto pubblico, don Crespi ha affermato: "Le mie medaglie d'oro sono i miei poveri ragazzi".
- il 12 aprile 1974, con ordinanza comunale, una strada della città è stata intitolata a Carlos Crespi.
- il 9 gennaio 1982l'Illustrissimo Comune di Cuenca lo dichiarò "Figlio adottivo di Cuenca", con la gioia di tutti i cittadini; e il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito l'onorificenza “Al Merito della Repubblica Italiana”, nel grado di Commendatore.
- il 8 agosto 2000, i principali enti educativi, culturali e sociali della città di Cuenca lo dichiararono "Cuencano illustre del XX secolo".
Riconoscimenti
1923
Il 3 novembre 1923, l'Illustre Consiglio Cantonale deliberò all'unanimità di assegnare a don Carlo Crespi la "Medaglia d'Oro" per la composizione e l'interpretazione della Marcia Militare intitolata "Tomebamba".
1935
Nel 1935 il Governo italiano gli conferì la "Medaglia d'Oro" e il titolo di Commendatore
1956
Il 20 marzo 1956, don Carlos Crespi fu insignito dal Ministro della Pubblica Istruzione della "Medaglia di Prima Classe al Merito Educativo".
1956
Il 3 novembre 1956, il sindaco della città lo dichiarò "Figlio illustre di Cuenca".
1956
Il 3 novembre 1956, "Medaglia d'Oro al Merito" imposta dal Presidente della Repubblica dell'Ecuador, che volle personalmente porre sul suo petto questa decorazione con i più alti encomi. don Crespi lo ringraziò e poi gli disse: "Eccellenza, don Crespi non cerca medaglie, ma pane, riso, zucchero per i suoi poveri figli".
1956
Il 7 novembre 1956 la Curia arcivescovile di Cuenca lo nominò “Canone della Chiesa della Cattedrale Metropolitana”. don Crespi esclamò sorridendo: "Che direbbero i miei ragazzi se mi vedessero con la tonaca e le cinture rosse?" Non ha mai ricoperto la carica corrispondente a questa nomina.
1956
Il 7 marzo 1965 il Governo Militare gli conferì la Medaglia d'Oro al Merito Educativo di Prima Classe. Rivolgendosi al ministro dell'Istruzione, davanti a un folto pubblico, don Crespi ha affermato: "Le mie medaglie d'oro sono i miei poveri ragazzi".
1965
Il 7 marzo 1965 il Governo Militare gli conferì la Medaglia d'Oro al Merito Educativo di Prima Classe. Rivolgendosi al ministro dell'Istruzione, davanti a un folto pubblico, don Crespi ha affermato: "Le mie medaglie d'oro sono i miei poveri ragazzi".
1974
Il 12 aprile 1974, con ordinanza comunale, una strada della città è stata intitolata a Carlo Crespi.
1982
Il 9 gennaio 1982, l'Illustrissimo Comune di Cuenca lo dichiarò “Figlio adottivo di Cuenca”, con la gioia di tutti i cittadini; e il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito l'onorificenza “Al Merito della Repubblica Italiana”, nel grado di Commendatore.
2000
L'8 agosto 2000, i principali enti educativi, culturali e sociali della città di Cuenca la dichiararono "Cuencano illustre del XX secolo".
Su capacidad para escuchar la voz de los pequeños y los pobres, cuya dignidad promovió con la fuerza del amor. "Don Crespi es un patriarca de Cuenca. Para muchos, es un santo. Para todos, un sacerdote de corazón grande, tierno y generoso. ¡Cuántos se han beneficiado de las primeras obras de este sembrador de escuelas, campos deportivos y comedores para niños pobres!"
Don Pierluigi Cameroni, sdb
Postulatore Generale della Causa dei Santi della Famiglia Salesiana
"Era un uomo poliedrico e la disponibilità che aveva nel prendersi cura di tutti, in ogni momento della giornata, con o senza malattia, era incredibile. Aveva un carattere forte ma un cuore nobilissimo."
Don Luciano Bellini, sdb
Coordinatore della Commissione Pro-Causa di Beatificazione